| Gonne per tutti Non riesco a capire il motivo per il quale ad un uomo sia negato il comfort di una gonna o di un abito a foggia di tunica, indumenti storicamente apparsi prima di altri ed oggi, a torto (si pensi agli ovvi motivi di dimensioni esterne...) ritenuti di esclusiva pertinenza femminile. Va altresì detto che molti capi, dal design sobrio ed elegante potrebbero essere portati indifferentemente dall'uno o dall'altro sesso, anche in occasioni formali od assimilabili, senza modificazione alcuna, così come già accaduto nel senso opposto, quando non vi era l'esigenza della comodità, ma quella della praticità d'uso e dell'agilità nel compiere certe manovre (come il montare a cavallo). Quanto al problema delle gambe totalmente o parzialmente a vista, non capisco perché il problema non sussista con i calzoni corti, mentre si pone con le gonne o con gli abiti a foggia di tunica, lunghi o corti essi siano.Da tempo, una donna con i pantaloni ed i calzini non è bollata con epiteti ingiuriosi, perché un uomo con la gonna ed i collants o gli stivali dovrebbe esserlo? Tra l'altro, alcuni, ancora troppo pochi, per la verità, hanno già cominciato ad indossare la gonna: visto che erano insieme alla loro donna, si suppone che non siano omosessuali e si spera che questa patente incomoda sparisca presto. A mio personalissimo parere, l’inerzia è probabilmente dovuta ad un necessario adeguamento delle industrie: non tanto per l’istituzione di linee e modelli diversi (ce n’è già una tale abbondanza che è possibile scegliere un capo a proprio gusto nella produzione attuale), bensì per il raddoppio della produzione dei capi di tipo cosiddetto femminile e la riduzione di un terzo della produzione di calzoni. Infatti, se una donna attualmente possiede il 50% di calzoni ed il restante 50% fra gonne ed abiti a tunica, un uomo possiede il 100% di calzoni: supponendo la composizione del guardaroba sia indipendente dal sesso, si ottengono i risultati di cui sopra. Tra l'altro, cercando in rete, si trovano molti siti e discussioni dalle quli emerge un numero molto elevato di maschi che vorrebbero indossare capi diversi dalla solita divisa, anche in occasioni formali e non lo fanno per paura di essere etichettati malamente o, forse, perche nessuno ha ancora dato il La in maniera convincente e, nelle sfilate, non è ancora stato dato un segnale di svolta decisiva, in modo tale da permettere anche al sesso maschile di abbigliarsi secondo il proprio gusto, anziché per stereotipi cui, volente o nolente, è ancora costretto ad aderire.
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