La programmazione neuro-linguistica : LEGGI!!!

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layla_xx2004
icon13  view post Posted on 24/2/2005, 18:06




PNL: sembra una parola di natura economica, ma ha tutt'altro significato!

Cari amici/che,
ho trovato nel web, un articolo davvero interessante, che riguarda la persona e soprattutto il modo con cui essa si pone nel rapporto con gli altri, da situazioni amorose, a lavorative..

E' molto interessante e così ho deciso di postarvela.
.


La Programmazione Neuro-Linguistica PNL è una meta scienza che studia i comportamenti delle persone di successo, identificandone dei modelli, ed estrapolandone delle tecniche pratiche da insegnare per superare qualsiasi situazione. Ovviamente il protagonista rimani tu, con le tue doti e con la tua seria volontà di cambiare.

La PNL invita a raccogliere le sfide che la vita ti presenta, affrontale con la tua nuova identità, con la tua sicurezza, con la fiducia in te. Concentrati su come vorresti sentirti e su come ti sentirai quando le avrai superate, e con quello stato d’animo positivo vincerai qualsiasi difficoltà, presente, passata e futura. Crea un’alternativa per i tuoi ricordi dolorosi, rivivi, con le nuove risorse che oggi hai a disposizione, le tue esperienze passate, modificandone la percezione ed eliminandone le connotazioni negative


Prima lezione : RAPPORT

Sicuramente ti è capitato di conoscere una persona e sentirti con lei particolarmente a tuo agio. Con buone probabilità avevate lo stesso sistema rappresentazionale (visivo, uditivo o cinestetico), e vi rispecchiavate senza saperlo. Ma cosa è il rispecchiamento? Si tratta di ricalcare gli atteggiamenti fisici e verbali della persona con cui stai parlando, per poter accedere al suo modo di pensare e al suo stato d'animo.
Il rispecchiamento può avvenire su diversi livelli:
- verbale: ricalcandone le parole, i predicati sensoriali, le espressioni e i modi di dire.
- paraverbale: ricalcandone il tono di voce, il volume, le pause, etc.
- non verbale: ricalcandone la posizione, i movimenti, i gesti, il respiro, etc.

Quando riesci a rispecchiare una persona con naturalezza e senza forzature, l'interlocutore si sentirà maggiormente compreso, più vicino a te, più a suo agio: a quel punto avrai raggiunto il cosiddetto "Rapport":

Arrivato al Rapport, potrai prendere il controllo della situazione, guidare la persona a tuo piacimento, portarlo in stati d'animo migliori e più produttivi, facendolo uscire da situazioni magari difficili da affrontare. Prova a modificare la tua posizione e con ogni probabilità sarà lui a rispecchiarti senza rendersene conto.


Edited by layla_xx2004 - 24/2/2005, 18:14
 
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layla_xx2004
view post Posted on 25/2/2005, 10:03




Seconda lezione: Movimenti oculari

Dopo essere entrato in sintonia con una persona, rispecchiandone parole e gesti, [B]puoi arrivare a convincerla delle tue idee. Queste tecniche hanno un'ampia applicazione nel mondo del lavoro, dove raggiungere il "rapport" significa portare a termine una vendita o far firmare un contratto.

Di fronte ad una persona è importante studiarne ogni movimento, ogni parola, per avere un feedback immediato. La PNL sottolinea l'importanza del linguaggio non verbale e in particolare degli occhi. I movimenti oculari prodotti dall'inconscio hanno dei significati ben chiari e stabiliti.

Visivo costruito ------------------------------- Visivo ricordato
Auditivo costruito ------- OCCHIO --------- Auditivo ricordato
Cinestesico ------------------------------------ Dialogo Interno

Secondo questo schema, se il tuo interlocutore sposta gli occhi in alto a destra, significa che sta ricordando una immagine, e così via. Per le persone mancine, lo schema va invertito. Le applicazioni sono notevoli: è facile in questo modo verificare le affermazioni fatte a parole e osservare eventuali incongruenze. E al tempo stesso osservare il modo in cui si accede ai ricordi, in termini visivi, uditivi o cinestesici.




Edited by layla_xx2004 - 25/2/2005, 10:04
 
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layla_xx2004
view post Posted on 28/2/2005, 10:12




Terza lezione: Posizioni percettive


Di fronte ad un'animata discussione con il tuo interlocutore nel tentativo di persuaderlo, potresti trovarti in difficoltà. Afforntando e vedendo la situazione da un nuovo punto di vista, potresti uscirne con relativa facilità. Esistono tre posizioni percettive:

1) te stesso: quando guardi la situazione associato a te stesso, ovvero con i tuoi occhi;
2) il tuo interlocutore: quando cerchi di vivere la situazione con i suoi occhi, calandoti in lui e guardandoti con i suoi stessi occhi. Come ti vedi? Cosa vorresti sentirti dire?
3) esterno: quando ti dissoci e guardi la situazione dall'esterno, vedendo te e lui discutere. Come vorresti che andassero le cose?

Quando ti trovi in una posizione percettiva dissociata da te (la seconda o la terza), è più facile vedere la discussione con altri occhi, senza troppi coinvolgimenti emozionali, e con uno stato d'animo più sereno. E riuscirai a persuadere il tuo interlocutore in pochi minuti.


Edited by layla_xx2004 - 28/2/2005, 10:14
 
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view post Posted on 16/3/2005, 14:19
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Asuefatto dal Filosofo

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interessante, ma tutto sommato fai solo dei vaghi accenni; molte delle cose di cui si tratta, per me sono inconsce, lo faccio sempre, senza pensarci.. Qualche approfondimento ?
 
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layla_xx2004
view post Posted on 16/3/2005, 14:27




CITAZIONE (Giano @ 16/3/2005, 14:19)
interessante, ma tutto sommato fai solo dei vaghi accenni; molte delle cose di cui si tratta, per me sono inconsce, lo faccio sempre, senza pensarci.. Qualche approfondimento ?

Vuoi che posto la quarta lezione?
 
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view post Posted on 16/3/2005, 14:34
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layla_xx2004
view post Posted on 16/3/2005, 14:43




CITAZIONE (Giano @ 16/3/2005, 14:34)
certo

In relazione alla vostra richiesta, posto anche la 4a lezione!!!

4a lezione :Metaprogrammi e metamodelli


Persuadere significa innanzitutto capire il tuo interlocutore. E l'unico modo è comprenderne i modelli linguistici, i metaprogrammi, il sistema rappresentazionala. In una parola la sua Mappa. Ancora una volta la mappa non è il territorio: la sua rappresentazione interiore della realtà non riproduce esattamente la realtà, ma è solo un'interpretazione filtrata attraverso le sue credenze e i suoi valori personali. Quindi capire la sua mappa, consente di entrare nel suo mondo e rispettarne i valori.

I modelli linguistici sono il modo in cui l'uomo semplifica e modellizza la propria realtà, facendo generalizzazioni, deformando la realtà ed eseguendo delle cancellazioni che permettano di filtrare i dati necessari da ogni esperienza della vita. Capire in che modo il tuo interlocutore utilizza questi processi, ti consente di approfondirne la conoscenza e il modo di ragionare.

I metaprogrammi sono quelle regole che l'uomo crea, sulla base di riferimenti ed esperienze, per prendere decisioni in ogni situazione della vita: c'è chi valuta determinati fattori, e chi altri. Chi ha bisogno della conferma degli altri, e chi si fida solo di se stesso. Chi ama i cambiamenti e chi cerca stabilità. Chi si fida a priori e chi ha bisogno di continue conferme. E così via. Anche in questo caso capire in che modo il tuo interlocutore utilizza questi processi, ti offre molti vantaggi.


Edited by layla_xx2004 - 16/3/2005, 14:47
 
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Hammon di Daleth
view post Posted on 16/3/2005, 16:29




in pratica si tratta di un'analisi piuttosto schematica di quei processi mentali che si compiono in chi è un minimo riflessivo.
preferisco le discipline tantriche e orientali.. le occidentali tendono sempre a razionalizzare e rendere il tutto troppo scientifico.
nel complesso la trovo interessante da approfondire,ma nn mi piace persuadere nessuno,nè tantomeno essere persuasa.

 
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layla_xx2004
view post Posted on 16/3/2005, 17:01




CITAZIONE (Hammon di Daleth @ 16/3/2005, 16:29)
in pratica si tratta di un'analisi piuttosto schematica di quei processi mentali che si compiono in chi è un minimo riflessivo.
preferisco le discipline tantriche e orientali.. le occidentali tendono sempre a razionalizzare e rendere il tutto troppo scientifico.
nel complesso la trovo interessante da approfondire,ma nn mi piace persuadere nessuno,nè tantomeno essere persuasa.


Si certo, forse in alcune lezioni appare tutto troppo schematizzato..però diciamo che per forza devono esserlo, in quanto non si possono mettere a descrivere mille comportamenti diversi per tutte le persone del mondo, cercano di raggrupparle e di darne un modello schematico..

Ovviamente siamo solo alla 4a lezione..se ne volete altre, ditemelo!!
 
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Edward Bloom
view post Posted on 16/3/2005, 23:18




ciao, ho visto il link sul forum di donnie darko (in firma) e ho letto questa discussione. vi posso giurare, che a parte la cosa degli occhi che non avevo mai approfondito così tanto, queste cose le avevo capite tutte già da me e sono anni che le uso a mio favore!
 
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layla_xx2004
view post Posted on 17/3/2005, 14:18




CITAZIONE (Edward Bloom @ 16/3/2005, 23:18)
ciao, ho visto il link sul forum di donnie darko (in firma) e ho letto questa discussione. vi posso giurare, che a parte la cosa degli occhi che non avevo mai approfondito così tanto, queste cose le avevo capite tutte già da me e sono anni che le uso a mio favore!

Bravo, comunque a breve posterò un'altra lezione..

Laura
 
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*patasssgnakkera^.^*
view post Posted on 22/3/2005, 19:06




CITAZIONE (layla_xx2004 @ 28/2/2005, 10:12)
Terza lezione: Posizioni percettive


Di fronte ad un'animata discussione con il tuo interlocutore nel tentativo di persuaderlo, potresti trovarti in difficoltà. Afforntando e vedendo la situazione da un nuovo punto di vista, potresti uscirne con relativa facilità. Esistono tre posizioni percettive:

1) te stesso: quando guardi la situazione associato a te stesso, ovvero con i tuoi occhi;
2) il tuo interlocutore: quando cerchi di vivere la situazione con i suoi occhi, calandoti in lui e guardandoti con i suoi stessi occhi. Come ti vedi? Cosa vorresti sentirti dire?
3) esterno: quando ti dissoci e guardi la situazione dall'esterno, vedendo te e lui discutere. Come vorresti che andassero le cose?

Quando ti trovi in una posizione percettiva dissociata da te (la seconda o la terza), è più facile vedere la discussione con altri occhi, senza troppi coinvolgimenti emozionali, e con uno stato d'animo più sereno. E riuscirai a persuadere il tuo interlocutore in pochi minuti.

Non trovo esatta questa ultima affermazione

( la seconda o la terza) non è vero che non si hanno "troppi" coinvolgimenti "emozionali" con la seconda, proprio perchè stai vedendo le cose con i "suoi" occhi non con i tuoi, quindi entri in una sfera emotiva anche maggiore....

La terza "percezione" quella del "distracco", è meno "emozionante" più lucida e ragguardevole
 
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layla_xx2004
view post Posted on 23/3/2005, 09:13




CITAZIONE (*patasssgnakkera^.^* @ 22/3/2005, 19:06)
CITAZIONE (layla_xx2004 @ 28/2/2005, 10:12)
Terza lezione: Posizioni percettive


Di fronte ad un'animata discussione con il tuo interlocutore nel tentativo di persuaderlo, potresti trovarti in difficoltà. Afforntando e vedendo la situazione da un nuovo punto di vista, potresti uscirne con relativa facilità. Esistono tre posizioni percettive:

1) te stesso: quando guardi la situazione associato a te stesso, ovvero con i tuoi occhi;
2) il tuo interlocutore: quando cerchi di vivere la situazione con i suoi occhi, calandoti in lui e guardandoti con i suoi stessi occhi. Come ti vedi? Cosa vorresti sentirti dire?
3) esterno: quando ti dissoci e guardi la situazione dall'esterno, vedendo te e lui discutere. Come vorresti che andassero le cose?

Quando ti trovi in una posizione percettiva dissociata da te (la seconda o la terza), è più facile vedere la discussione con altri occhi, senza troppi coinvolgimenti emozionali, e con uno stato d'animo più sereno. E riuscirai a persuadere il tuo interlocutore in pochi minuti.

Non trovo esatta questa ultima affermazione

( la seconda o la terza) non è vero che non si hanno "troppi" coinvolgimenti "emozionali" con la seconda, proprio perchè stai vedendo le cose con i "suoi" occhi non con i tuoi, quindi entri in una sfera emotiva anche maggiore....

La terza "percezione" quella del "distracco", è meno "emozionante" più lucida e ragguardevole

Si in effetti hai ragione, si è più coinvolti calandosi nella parte opposta, si hanno più pensieri e condizionamenti..comunque ho postato l'articolo per intero senza modificarlo, così possiamo anche discuterne..non l'ho corretto, non mi sembrava giusto..
 
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*patasssgnakkera^.^*
view post Posted on 23/3/2005, 15:51




ottimo lavoro di documentazione portare la fonte in modo fedele

p.s.

quando invece si taglia è bene indicarlo con il simbolo appropiato, ovvero questo

[...]
 
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view post Posted on 8/4/2005, 10:46
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Essere bastardi funziona.

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